giovedì 24 novembre 2016

Tiramisù delle stelle



 
Questo mese la sfida n.61 dell'MTChallenge verte sul Tiramisù, uno tra i più noti ed intriganti dolci italiani.
La ricetta ce la propone Susy May del blog Coscina di Pollo, che ha vinto la sfida del mese scorso.
Una sfida a dir poco allettante, ma - la rima è d'obbligo - la cara Susy l'ha resa alquanto "piccante", visto che gli ingredienti da usare, stavolta, dovevano mescolarsi a scene cinematografiche, e meglio se sexy.
All'inizio, è stato buio totale, poi la mia scelta cinematografica è ricaduta su un film ove si respira l'aria antica della mia nuova terra, la Sicilia.

CIAK, SI GIRA!

Nella Sicilia del 1953, Joe Morelli gira con un autocarro, un tendone e una macchina da presa: si presenta come inviato di una casa cinematografica romana e invita la gente a fare provini per la cifra di 1500 lire, promettendo fama e denaro e dispensando a chiunque lodi e incoraggiamenti su una probabile carriera attoriale. In ogni paese il suo arrivo suscita entusiasmo, senza distinzione di età o censo.
Al richiamo della cinepresa accorrono, tra gli altri, dei banditi che si erano dati alla macchia e un maresciallo dei Carabinieri, che non resiste alla tentazione di farsi riprendere mentre recita un passo della Divina Commedia. Ma sarà proprio lui, dopo alcuni mesi, a smascherare Morelli come ciarlatano e truffatore. Il materiale filmico di cui fa uso è infatti scaduto e inutilizzabile. Oltre all'arresto e al pubblico ludibrio, sulla strada per il carcere, Morelli deve subire anche la vendetta di una famiglia mafiosa, del cui decano aveva finto di riprendere le esequie e la camera ardente.


Con la complicità suo malgrado del maresciallo, che lo "consegna" per alcuni minuti, viene impietosamente pestato e umiliato, davanti agli occhi di Beata, una giovane ragazza, fino a quel momento all'oscuro di tutto, con la quale aveva legato sentimentalmente e che si era innamorata di lui, nella speranza che la portasse lontano dal suo paese.Morelli, dopo avere scontato la pena, si metterà in cerca di lei, fino a trovarla in una casa di cura, traumatizzata irreversibilmente per il colpo subìto. Lei non lo riconosce e sciorina soltanto frasi sconnesse. 
A Morelli non resta che recuperare il suo camion, dove Beata per molto tempo aveva dimorato, e lasciare la Sicilia, ripensando a tutta quella umanità che aveva visto passare nel suo tendone, a quei provini quasi sempre spontanei che sono rimasti impressi uno sull'altro su una stessa vecchia pellicola, ma che
rivivono nitidamente nella sua memoria.

E il sexy? direte...l'ho rimodulato il mio concetto, visto che - cinematograficamente - non adoro il genere.
Non necessariamente tra i logori, moderni erotismi, ma tra quelle polverose strade, tra quei visi di donna che sfidavano l'arretratezza per raggiungere l'eternità, ma - soprattutto - nell'amore tenero e primordiale di Beata, e - infine - nella sua fedele follia, ho respirato sensualità. E, allora, sia reso siculo e tragico il nostro dolce: si usino la sierosa ricotta (di agreste richiamo) unita al mascarpone, la granulosa cioccolata di modica e la croccante granella di mandorle al posto del più lontano cacao, si innaffi tutto con i dolci nettari dell'isola (malvasia, moscato) al posto del caffè.Sì che tutto torni quando, assaporatone il primo cucchiaino, affiori
intatta - malinconica e sexy - l'appena vista pellicola del Maestro Tornatore.

Con questa ricetta partecipo all'Mtchallenge n.61 






TIRAMISÙ DELLE STELLE

Per i savoiardi

110 g farina 00
50 g fecola di patate
125 g zucchero
100 g albume d’uovo
80 g tuorlo d’uovo
25 g miele (di acacia o millefiori)
i semi di 1/2 bacca di vaniglia
zucchero a velo

Separate gli albumi dai tuorli.
Montate gli albumi con le fruste elettriche; quando raddoppiano di volume aggiungete in due o tre volte lo zucchero, sempre montando ed aumentando la velocità. Dopo circa 10-12 minuti saranno montati a neve ferma.
Nel frattempo sbattete i tuorli con il miele, quindi unite questo composto alle chiare montate usando una spatola e con movimenti dal basso verso l’alto.
Unite quindi la farina e la fecola setacciate e i semi della bacca di vaniglia, sempre con lo stesso movimento. Fate pochi movimenti, rapidi ma delicati.
Pre-riscaldate il forno a 180°C.
Riempite un sac-à-poche con bocchetta liscia  da  10-14 mm. Formate dei bastoncini lunghi circa 8 cm su una teglia coperta di carta forno e leggermente imburrata.
Spolverate con lo zucchero a velo, aspettate che sia assorbito e spolverate di nuovo (servirà a far venire la crosticina superficiale). Quando li infornate lo zucchero dovrà essere completamente assorbito.
Cuocete in forno già caldo (e possibilmente statico) per i primi 3 minuti con lo sportello chiuso e poi per altri 4-5 minuti con lo sportello leggermente aperto (basterà incastrare il manico di un cucchiaio di legno nella porta per mantenerla socchiusa).
Sfornate e fate raffreddare completamente prima di rimuoverli dalla teglia, poiché saranno molto morbidi.


Per la granella di mandorle

mandorle sgusciate
acqua corrente

Per spellare le mandorle sgusciate riempite un pentolino abbastanza capiente con dell’acqua e portate a bollore. Togliete il pentolino dal fornello e aggiungete le mandorle, lasciandole soltanto per un paio di minuti. Scolatele e passatele velocemente sotto il getto di acqua fredda. Mettetele su un canovaccio pulito e tamponatele dopodiché spellatele una ad una facendo una leggera pressione nella parte inferiore verso la punta, vedrete che la buccia verrà via in un attimo. Dopo aver spellato tutte le mandorle vi consiglio di farle asciugare bene e dopodiché fatele tostare per qualche minuto in forno a 150° così da esaltare ancor di più il sapore delle mandorle.


Per il tiramisù

 2 tuorli d'uovo
75 g zucchero
150 g di mascarpone
100 g di ricotta vaccina
savoiardi
"Malvasia delle Lipari"
cioccolato di Modica artigianale
granella di mandorle tostate
 
 
 
 
Prendete due tuorli d'uovo e con l'aiuto della planetaria montateli con lo zucchero. Aggiungete il mascarpone e la ricotta setacciata e continuate a girare fino ad ottenere una crema densa e ben omogenea. Riempite il fondo del bicchiere con i savoiardi imbevuti di "Malvasia delle Lipari" e ricoprite con l'aiuto di un sac à poche della crema di mascarpone e ricotta.  Aggiungete pezzettini di cioccolato di Modica artigianale (io ho utilizzato un cioccolato fatto in casa, dalla Sig.ra Vittoria, che me ne fa dono ogni anno).  Continuare con i savoiardi imbevuti, e così via. Finite decorando con la crema, il cioccolato e la granella di mandorle.
 

9 commenti:

  1. Oh ma che giorno è oggi?? e quando mi avresti detto che questo mese "passavi"? per fortuna conosco i miei polli e posso mandarti a ...farti un tiramisù... ;)

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  2. Buonissimo!!!! Mi piacciono sia l'elemento croccante delle mandorle tostate, sia l'aroma del Malvasia.

    Ciao bella!

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    1. Ti aspetto in Sicilia per poterlo gustare insieme 😘

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  3. Ottimo..... Fantastico.... Eccezionale..... meraviglioso..... intelligente.... profumato di sole... aromatico.... intrigante..... sensuale..... speciale...edonistico.... inimitabile... insomma, niente a che vedere con la consueta pasticceria!

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  4. Devo ammettere che il film non l'ho visto, ma sulla sensualità raffinata di Castellitto ci metto la mano sul fuoco e sulle doti incredibili del ragista Tornatore nessuno può discutere.
    Discutiamo di questo sublime tiramisù che affonda le origini nei prodotti siciliani, con quella squisita cioccolata di modica che ben si sposa con la Malvasia.
    Davvero un'eccitante esplosione di gusto e sapore.
    Sei stata molto brava.

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